venerdì 8 marzo 2013

Forse siamo stati vecchi fin da giovani… (V)


[524 (4)]
  • Può essere nuova l’esperienza della vecchiezza?
  • Certo! Nuova per il singolo, vecchia per la società.
  • E noi saremmo una società ‘vecchia’?
  • In ogni caso più vecchia degli individui che la compongono.
  • E quand’è che l’individuo si dice vecchio?
  • Glielo segnala il corpo con i suoi acciacchi.
  • E una società ‘vecchia’ è una società di vecchi?
  • Non necessariamente. Può essere anche una tribù amazzonica rimasta isolata per millenni e con una vita media di mento di trent’anni.
  • Una società ‘vecchia’ soffre anch’essa dei malanni dell’età?
  • Certamente, ma dei suoi sintomi spesso non ci accorgiamo, perché ne siamo colpiti tutti, indistintamente.
  • A dire il vero, poiché sembra assodato che discendiamo tutti da una medesima coppia di mutanti, non ha senso distinguerci per età ‘biologica’, ma solo per età individuale, e in tal senso l’esperienza dell’invecchiamento non può che essere privata…
  • … anche se comune a tutti…
  • A riflettere sulla vecchiaia possono essere soltanto i vecchi?
  • Quando Goethe inventò la figura dell’arpista e Schubert la interpretò musicalmente non erano certo vecchi.
  • Giusto! Vedi noi due: vecchio l’uno, giovane l’altro.
  • Ma se siamo la stessa persona!
  • Forse siamo stati vecchi fin da giovani…
  • … e forse continuiamo a essere giovani anche da vecchi…
  • (a due)… e oggi non sappiamo deciderci e aspettiamo che qualcuno venga a decidere per noi. Ma ci lasci ancora qualche tempo per pensare…


Nessun commento: